Autocostruttori

venerdì, luglio 07, 2006

Burgess planetary 4, 5, 6 vs Pentax 14 + barlow 2.8x


Eccoli qua: i Burgess Planetary da 4, 5 e 6 mm. A destra il Pentax XL 14 con barlow Klee da 2.8x (5 mm equivalente).
Perchè questo strano confronto? Beh, io ho tre pentax relativamente lunghi (21, 14, 10.5) scelti quando avevo uno SC. Con i dobson mi sono accorto che le focali più usate sono 10.5, 7.5 (XL 21 con barlow 2.8x) e 5 (XL 14 con barlow 2.8x). Mi sono sempre chiesto se e quanto la qualità dei Pentax soffrisse montando la pur ottima barlow Klee (ho avuto diversi indizi di un piccolo degrado). In particolare 5 mm è la focale di maggior uso planetario (360x sul Dobson 16" e 240x sul 10").
Qualche giorno fa mi sono deciso e ho chiesto a Aleph0 di provare i tre burgess. Scopo della prova è vedere se un oculare semplice e senza barlow poteva fare un po' meglio della combinazione a destra, almeno sui pianeti. Non va dimenticato che i tre "cosi" sulla sinistra costano assieme, meno della combinazione sulla destra (ovviamente potrei comprare un Pentax XW da 5 mm e uno da 7... ma cinque oculari da 300 € l'uno mi sembra eccessivo).
In altre parole non è mia intenzione stabilire se in assoluto i Burgess siano meglio dei Pentax di pari focale, oppure se sono meglio della moda del momento: gli Hyperion (chissà). A me interessa sapere se e quale dei tre eventualmente tenere (per un prezzo pari a meno del costo della sola barlow).
Una differenza che va subito indicata è il peso: i Pentax (con o senza barlow) pesano tutti circa lo stesso, e quando monto il Burgess il dobson deve essere ribilanciato (tolgo contrappesi dal mirror box). In assoluto ovviamente essere leggeri per un dobson è un vantaggio perchè significa ridurre molto i contrappesi dalla parte dello specchio e/o abbassare il centro dei cuscinetti di altezza.
Oltre al peso, un'altra differenza è il campo visivo che è 65° per l'XL e 60° per il Burgess: la differenza si vede ma non è drammatica. Nessun effetto buco della serratura, che invece si ha già a partire dai classici 50° dei ploss (mai stato un entusiasta degli 80° e più, perchè sono oltre il campo visivo dell'occhio; almeno per me, ma so che ci sono altre opinioni).

Ma andiamo alle prestazioni che contano: contrasto, risoluzione, trasmissione della luce, correzione ai bordi.
Le prime prove le ho fatte su un rifrattore Apo Borg 3", di giorno e di notte. Non ho dedicato molto tempo al rifrattore ma l'impressione è che i 3 Burgess abbiano prestazioni del tutto simili nel rifrattore, e siano sostanzialmente indistinguibili dalla combinazione XL+Klee.
Le prove "vere" le ho fatte con il 10" F4.8 e il 16" F4.5. Qua ho potuto notare differenze. Differenze fra i tre Burgess e differenza con il Pentax e il Pentax con barlow.
Le differenze fra le tre focali sono evidenti: il 5 è più nitido al bordo dei 4 e 6. L'immagine di Giove resta nitida al bordo con il 5 (mentre si degrada un pochino con i 4 e 6 ; ma, ripeto, questo succede nei dobson F4.5-F4.8, non nel rifrattore. Forse è più un fatto di combinazione con il telescopio che un dato assoluto, infatti nel Borg non avevo notato differenze). Da questo punto di vista, ad essere sincero, il Pentax (con e senza barlow) è il massimo: la correzione al bordo è tale che è facile capire dove è lo "sweet spot" del telescopio (il punto di collimazione perfetta, senza coma, che raramente è proprio nel centro esatto del campo di vista). Le due focali 4 e 6 richiedono una collimazione perfetta. Se lo sweet spot è a metà strada (per pigrizia non si collima perfettamente) il Pentax si può usare facilmente lo stesso: basta mettere il pianeta nello sweet spot, e anche il 5.
Come sospettavo la risoluzione e il microcontrasto su Giove sono a favore del 5 mm rispetto al 14+2.8x (anche il 4 e 6 hanno un'ottima risoluzione al centro). La differenza è poca cosa ma quanto basta per vedere meglio i dettagli a basso contrasto delle bande. In altre parole il 5mm può essere usato più frequentemente del 14+2.8x. Osservando stelle si nota che l'oculare semplice diffonde un po' meno la luce della combinazione con la barlow (poca cosa ma importante per le strutture a basso contrasto). Sembrava come se ci fosse meno turbolenza (cosa che ho già notato con gli specchi: con quelli così-così sembra sempre che ci sia più "turbolenza", invece sono loro). Ho fatto anche qualche valutazione della magnitudine limite (solita sequenza su M57). Risultato nessuna differenza apprezzabile (14.7-14.9 con il 16" da casa con cielo di magnitudine circa 5).
Conclusione: ho tenuto il 5 mm, perchè rende meglio al bordo nel mio dobson, ma anche perchè è proprio l'ingrandimento più utile. Per inciso un paio di sere dopo ho osservato bene la correzione al bordo dell'Hyperion 13 di Tommaso. E' del tutto simile a quella del Burgess (vale a dire un pochino peggio dei Pentax).