Binocoli 15x70, 10x50, 8x40
Era da questa estate che volevo comperare un binocolo gigante. In primavera avevo acquistato un 10x50 Meade, in offerta alla LIDL per la "enorme" somma di 19,98 Euro. Il Binocolo, al centro nella foto, si è dimostrato al di sopra delle aspettative. Durante l'estate mi sono divertito a osservare la Via Lattea da un agritursmo, vedendo molte cose che non credevo fossero alla sua portata: nebulose oscure, la Velo, ammassi, M13 ecc. ecc. Per capire il divertimento si deve provare (il cielo deve essere abbastanza buio però). Avevo già un binocolo, un 8x50 Olympus acquistato da Auchan nel 2001 per circa 80.000 Lire. Anche se 10x invece che 8x e 50 mm invece che 40 possono sembrare una piccola differenza di fatto non lo sono. Con l'8x40 si può fare un uso naturalistico e turistico ma di astronomico direi proprio che c'è poco. La risoluzione del 10x è ottima e mostra molti più particolari dell'8x, anche in un uso a mano libera. D'altro canto l'immagine al bordo è migliore nell'Olympus, è più brillante e con meno riflessi interni (vedi sotto), il peso del piccolo è più idoneo a un turismo "veloce".
Fatto sta che la curiosità di avere un binocolo gigante, da usare prevalentemente a mano seduti su una sdraio (il 10x50 lo usavo in questo modo) mi ha spinto a considerare l'acquisto di un "gigante". Restava però il dubbio di quale gigante. A fine Agosto avevo visto un 20x80 da Astrotech (abito vicino e spesso preferisco "vedere" quello che acquisto). Ero indeciso fra il 70 mm (11x e 15x), e gli 80-90 mm 20x (ci sarebbe anche un 25x100 ma lo avevo escluso in partenza). In questi casi vedere prima è utilissimo.
Sabato scorso sono arrivato in negozio pensando che me ne sarei andato con il 20x90. Il titolare (si chiama Gino ma questa è pubblicità :-) stava ancora scartando il pacco arrivato giusto la sera prima dalla Cina (...oddio sarebbe meglio dire che io sono arrivato apposta la mattina dopo :-).
Già... la Cina... anche gli altri due (il Meade e l'Olympus) sono made in Cina. Apparentemente sono simili, ma in realtà sono molto diversi (e quindi non giurerei che tutti i 15x70 anche simili nell'aspetto, siano la stessa cosa).
La differenza maggiore la si vede nella seconda foto: il trattamento antiriflesso del 15x70 è migliore dell'Olympus, a sua volta nettamente migliore del Meade (certo, i costi sono diversi). In negozio non ho visto differenze nei trattamenti antiriflesso del 20x90 e del 15x70.
Prima dell'acquisto ho confrontato a lungo il 15x70 e il 20x90 arrivando alla conclusione che il 20x90 (oppure il 20x80) sono per un uso diverso da quello del 15x70. I due maggiori (fra i quali secondo me vale la pena optare per il 90 mm) sono per un uso quasi solo su cavalletto e astronomico. Il minore invece può essere usato tranquillamente a mano libera, anche per un uso turistico o naturalistico. Senza cavalletto, seduti bene su una sedia con spalle gomiti appoggiati, il 20x90 non riesce a mostrare più particolari del 15x70. Questo perchè il peso si sente molto e lo sforzo produce maggiori vibrazioni. Ovviamente su cavalletto il 20x90 verrebbe fuori, ma l'uso interessante per me è quello senza cavalletto (se devo montare il cavalletto allora monto il dobson ;-).
Alla fine (sono stato in negozio dalle 10 alle 12) Gino mi ha ricordato che aveva fame... così ho preso il 70! Il 70, in verità si potrebbe avere sia con 15x sia con 11x. Li ho confrontati e ho notato che il campo apparente dell'11x è più stretto: il campo reale è uguale (ovviamente il campo apparente più stretto si traduce in una migliore correzione al bordo). Ho scelto il 15x perchè la mie pupille non si aprono più di 5-5,5 mm e quindi con l'11x non avrei sfruttato tutta l'apertura di 70 mm. Se uno ha pupille che si aprono di più, l'11x potrebbe essere preferito per avere una immagine più luminosa (sempre che il cielo sia molto buio) e più stabile (io comunque continuerei a preferire più ingrandimento).
A casa il confronto con il 10x50 non ha avuto storia. Curiosamente l'immagine è più stabile nel 15x70 che nel 10x50. Il piccolo, infatti, traballa per effetto del battito cardiaco. Lo scafo lungo del 70 maschera invece molto questi impulsi e rimane solo una lenta oscillazione casuale che gli occhi compensano meglio dei saltelli dovuti al battito del cuore.
Sulla luna si vedono molti crateri, colori e un bell'effetto tridimensionale. Da un cielo di mv 5, ho visto M27 con le ali (nel 10x50 si vede che c'è M27 ma non si vede la forma). Il doppio ammaso del Perseo è uno spettacolo e anche la Via Lattea (nonostante che non sia visibile a occhio nudo) comincia mostrare il tipico aspetto "rich field" che ha da cieli bui con rifrattori a corto fuoco. Spero di provare presto il gioiellino da un cielo buio.
Ultima nota: i trattamenti antiriflesso. Basta la seconda foto per rendersene conto. Aggiungo solo che l'immagine nel 70 è sensibilmente più luminosa che nel 50 e che ci sono davvero meno riflessi interni.